A commento di un mio post di presentazione della lista dei grillini di Viterbo,pubblicato il 15/02/2008,riprendendo,para para,una mia frase,un anonimo mi manda AFFANCULO insieme a tutti quelli che credono nelle favole. L'anonimo motiva così il suo pressante invito :"mi sbaglio o il candidato sindaco della lista dei grillini di Viterbo è figlio di importante esponente di AN e professore ordinario presso l'Università di Viterbo e nipote di Sbardella uno dei maggiori esponenti della DC ? Alla faccia della lotta alla casta".
Ora,a parte la carenza di punteggiatura, dal momento che non mi piace (e non mi è mai piaciuto) essere mandato affanculo per colpe(?) non mie, rispondo e preciso cosa ne penso.
Queste circostanze che riguardano Giuseppe "Ghigo" Anelli,le ho apprese l'altro ieri,28 marzo, dalla intervista di TUSCIAWeb, fatta allo stesso Giuseppe.
Se il papà è (o è stato) un importante esponente di AN, peggio per lui (il papà) : le "colpe" dei padri NON DEBBONO ricadere sui figli. In genere.
Se il papà è professore ordinario presso l'Università di Viterbo, è merito suo (del papà). In genere.
Se lo zio era Vittorio Sbardella, detto affettuosamente "lo squalo", mio antico camerata,poi convertito sulla via ciociaresca dei vari Evangelisti, Vitalone, Ciarrapico ecc. alla religione andreottiana, beh, anche questa "colpa" NON PUO' ricadere sul nipote. In genere.