Fausto Bertinotti ha dato il via,ieri,alla campagna elettorale de "La Sinistra-L'Arcobaleno" con una manifestazione al teatro Ambra Jovinelli di Roma.
Dopo essere sceso dall'auto blu e dopo aver pregato l'autista e tutti i componenti della nutritissima scorta di "attenderlo per qualche attimino",Bertinotti è entrato trionfalmente (ed evidentemente soddisfattissimo) nella platea stracolma di sinistreria chic,a la page,intellettuale e straborghese.
Prendendo la parola alle 11 e 15 in punto,l'oppositore preferito di Veltrusconi da Arcore ed il più coccolato dall'aedo ufficiale di regime Bruno Vespa,si è presentato sul palco indossando uno sdrucito abito da lavoro (firmato da Armani),con le toppe ai gomiti e dei rammendi sul di dietro dei pantaloni (Laura Biagiotti).
Tra una serie di ragionamenti dotti e complessi sui congiuntivi (...e/e o aut/aut), dativi e persino ablativi, di riflessioni profonde sulle responsabilità dei mass-media(tenendo rigorosamente fuori la trasmissione "Porta a porta") e di sia pur timidi ed aggraziati accenni a 'mosse' a tempo di musica "reggae", l'ex Presidente della Camera ha esordito dihiarando formalmente di rinunciare,per il futuro, a tutti quei privilegi che ha acquisito avendo fatto parte,per decenni,della CASTA POLITICO-SINDACALE (tanto odiosa per un qualsiasi tipo di povero cristo di lavoratore), a partire dalla pensione, per la parte eccedente gli 800 Euro al mese.
Nel tripudio generale dei presenti,il compagno FAUST-mezzo sigaro 'doc',è passato alla presentazione dei 9 punti del programma della sua formazione,usando,in un crescendo wagneriano,modi e gesti sempre più ieratici,sempre più spirituali,sempre più ispirati,romanticamente,dalle sue letture adolescenziali.
Ecco,dunque,schematicamente,il programma :
1°-L'Italia è ,una Repubblica fondata sul LAVORO manuale,tecnico ed intellettuale,in ogni sua manifestazione.
2°-La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni,in quanto DOVERE SOCIALE,ed ha il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico,politico e culturale che,limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei CITTADINI,impediscano il pieno sviluppo della persona umana e la effettiva PARTECIPAZIONE di tutti i lavoratori alla organizzazione politica,economica e sociale del Paese.
3°-La Repubblica riconosce a tutti i Cittadini il DIRITTO al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
4°-Ogni Cittadino ha il DOVERE di svolgere secondo le proprie possibilità,le proprie attitudini e le proprie scelte,una attività od una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della Società.
5°-Il complesso della produzione è unitario dal punto di vista dello Stato. I suoi obiettivi sono unitari e si riassumono nel benessere dei singoli e nello sviluppo delle potenzialità economiche del Paese.
6°-Ogni Cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere,ha diritto al MANTENIMENTO ed alla ASSISTENZA da parte della collettività.
7°-La INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA,considerata come lo strumento più efficace e più utile nell'interesse generale della Società,è LIBERA.
8°-La PROPRIETA' PRIVATA,frutto del lavoro e del risparmio individuale,nonchè integrazione della personalità umana,è riconosciuta e garantita dalla Legge che ne detemina i modi di acquisto e di godimento,nonchè i LIMITI,allo scopo di assicurarne la FUNZIONE SOCIALE e renderla accessibile a tutti,per evitare che diventi disintegratrice della Personalità fisica e morale di altri uomini,attraverso lo sfruttamento del loro lavoro.
9°-Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro ed in armonia con le esigenze della produzione,la Repubblica riconosce ai Lavoratori il diritto a COLLABORARE ALLA GESTIONE delle IMPRESE in cui,nei modi e nei limiti stabiliti dalle Leggi,le rappresentanze degli operai,degli impiegati,dei tecnici,dei dirigenti e di quanti apportino capitali,dovranno COOPERARE intimamente,attraverso un impegno diretto nella conduzione,alla equa fissazione dei salari e degli stipendi ed alla ripartizione degli utili tra i fondi di riserva,i frutti dei capitali azionari e la PARTECIPAZIONE AGLI UTILI stessi da parte dei Lavoratori.
Questo è quanto !
Sarebbe opportuno che i "miei" scarsi lettori,dopo una oggettiva riflessione,esprimessero un giudizio.
Per quanto mi riguarda,Bertinotti mi ha convinto : giuro che lo voto !